“L’umanità deve all’infanzia il meglio di ciò che ha
da offrire“
Sono passati 25 anni da quando a New York l’allora Segretario
Generale Kofi A. Annan, di fronte al’Assemblea delle Nazioni Unite, pronunziò
queste parole: era il 20 novembre 1989.
La prima Dichiarazione dei diritti del fanciullo, la “Convenzione di
Ginevra”, fu redatta dalla Società delle Nazioni Unite nel 1924, in seguito
alle devastanti conseguenze della Prima Guerra Mondiale. Essa fece riferimento
alla preesistente Carta dei Diritti del Bambino, scritta
nel 1923 da Eglantyne Jebb, dama della Croce rossa, e fondatrice di Save the
Children.
Successivamente la dichiarazione è stata approvata il 20 novembre
1959 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e revisionata appunto nel
1989; nacque così la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia cui aderiscono oggi 193 i paesi al mondo,
tra i quali, dal 27 maggio 1991, anche l’Italia.
Date di svolte storiche,
ma piccoli passi nel lento cammino verso il riconoscimento di quei diritti dell’infanzia
che ancora oggi spesso rimangono disattesi. Sono ancora molti i bambini e gli adolescenti
che nel mondo sono vittime di violenze e abusi, vengono discriminati ed emarginati, o vivono in
condizioni di grave trascuratezza.
I bambini della scuola elementare di Ortì si oppongono a questo e lo hanno manifestato per le strade del nostro paese.
Insieme alla maestra, la sig.ra Chirico e al prezioso collaboratore scolastico signor Antonello sfilano per il paese animando le strade con colori e suoni.
Prima tappa: la scuola d'infanzia
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Alcuni dei prossimi alunni della scuola elementare di Ortì
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E si continua il giro in paese fino al laboratorio di ceramica Ortìgiarte